BUBBLE TEST
Il bubble test (o test del microbolla) è un esame diagnostico utilizzato principalmente per rilevare eventuali difetti cardiaci congeniti o anomalie nelle comunicazioni tra le camere cardiache, come il forame ovale pervio (un’apertura che dovrebbe chiudersi dopo la nascita) o altre malformazioni strutturali del cuore.
LA PREPARAZIONE PER IL BUBBLE TEST
La preparazione per il bubble test dipende dalla modalità di esecuzione, ma in genere prevede:
1. Digiuno:
•Se il test viene eseguito tramite ecocardiogramma transesofageo (TE), è richiesto di essere a digiuno per almeno 6 ore prima dell’esame. Questo è necessario perché l’esame richiede l’introduzione di una sonda attraverso l’esofago.
•Se eseguito tramite ecocardiogramma transtoracico, la preparazione è generalmente meno restrittiva, ma può comunque essere consigliato un digiuno di 2-4 ore prima dell’esame.
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2. Sospendere farmaci:
•Se stai assumendo farmaci, soprattutto sedativi o anticoagulanti, parla con il medico per sapere se è necessario sospenderli prima del test.
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3. Indossare abiti comodi:
• Indossa abiti che permettano di scoprire facilmente la zona del torace, poiché l’esame richiede la visualizzazione del cuore attraverso l’ecografia.
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4. Informare il medico su condizioni particolari:
• Se hai allergie, problemi respiratori, o hai subito recenti interventi chirurgici, informa il medico. Inoltre, se hai avuto episodi di embolia o altre patologie cardiovascolari, comunicalo prima dell’esame.
QUANDO FARLO :
1. Sospetto di difetti congeniti del cuore:
• Il bubble test è indicato nei pazienti con sospetto di difetti del setto interatriale (come il forame ovale pervio) o difetti del setto ventricolare, che possono permettere il passaggio anomalo di sangue da una cavità cardiaca all’altra. Questi difetti possono essere asintomatici, ma aumentano il rischio di embolia cerebrale o ictus.
2. Sospetto di embolia polmonare paradoxale:
• In caso di embolia polmonare paradoxale, quando un coagulo di sangue proveniente dalle vene periferiche (di solito dalle gambe) entra nel circolo sistemico tramite uno shunt cardiaco e causa un ictus, il bubble test può aiutare a diagnosticare la presenza di un’anomalia strutturale che permetta questo passaggio.
3. Ictus ischemico di origine sconosciuta:
• Se un paziente ha avuto un ictus ischemico e non c’è una causa apparente (come una trombosi delle arterie), il bubble test può essere utilizzato per determinare se esiste uno shunt cardiaco che permetta il passaggio di emboli venosi verso il cervello.
4. Valutazione pre-operatoria:
• In pazienti che stanno per sottoporsi a chirurgia cardiaca o chirurgia vascolare, il bubble test può essere usato per identificare eventuali difetti cardiaci non diagnosticati, che potrebbero influire sul rischio di complicazioni post-operatorie.
5. Indagine su sintomi inspiegabili:
• Se un paziente presenta sintomi inspiegabili come affaticamento persistente, dispnea (difficoltà respiratoria) o svenimenti che non possono essere attribuiti ad altre cause, il bubble test può essere utile per escludere problemi di shunt cardiaci.
6. Monitoraggio in caso di patologie cardiache esistenti:
• Nei pazienti con patologie cardiache preesistenti, come cardiomiopatie o endocarditi, il bubble test può essere utilizzato per monitorare l’evoluzione della condizione e per rilevare la presenza di nuovi difetti strutturali.
In sintesi:
Il bubble test è indicato quando si sospettano difetti congeniti del cuore (come il forame ovale pervio), embolia polmonare paradoxale o ictus ischemico di origine sconosciuta. È utile anche in pazienti con sintomi inspiegabili, come difficoltà respiratorie o svenimenti, o per il monitoraggio di patologie cardiache preesistenti.